lunedì 30 aprile 2012
La Gesap ingaggia Silvestrino?
[U iattu du
furgiaru non si scanti di spisiddi. Il gatto del fabbro non ha paura delle scintille. Si dice per
affermare la propria padronanza nel fare le cose. Frase siciliana] La società
di gestione dell’aeroporto di Palermo Punta Raisi, Gesap spa, avrebbe
ingaggiato il figlio di Gatto Silvestro, Silvestrino, come responsabile ph,
ovviamente, della catturandi. Silvestrino avrebbe lavorato presso gli aeroporti di Roma (Adr) e di Linate (Sea) ha accettato la scommessa proprio perchè, come tutti i giovani, non ha paura delle sfide che possono apparire, ai profani, piene di imprevisti e di incognite. L’ingaggio,
secondo indiscrezione, si aggirerebbe e per non creare ingiustizie tra i troppi ph presenti in azienda a circa 160 mila euro lorde annue; dovrà
organizzare battute di caccia contro accaniti roditori (come quello trovato
morto ieri) dalle dimensioni considerevoli. Il figlio di
gatto Silvestro, Silvestrino, metteva un sacchetto di carta quando provava vergogna ... dovrà usarlo, presto, anche
a Punta Raisi?
Spagna pensa bad bank
[Le cose non succedono per una ragione... succedono e basta! Alice Bowman in Rapimento e riscatto] La Spagna prepara la creazione di una bad bank in cui far confluire le attività a rischio in pancia alle banche iberiche. Lo scrive El Mundo che cita fonti della Banca di Spagna secondo cui BlackRock è stata incaricata di individuare gli asset tossici in mano alle banche per separarli dalle altre attività e ripulire così i bilanci. Secondo la Banca di Spagna a fine 2011 sulle banche gravavano 184 miliardi di asset immobiliari a rischio per effetto dello scoppio della bolla nel 2008. Sarebbe “sensato e positivo per le banche spagnole separare gli asset tossici dalle altre attività finanziarie”. Lo ha detto il ministro dell'Economia spagnolo, Luis de Guindos, a margine di un incontro a Santiago de Compostela col suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble. De Guindos ha aggiunto che nelle prossime settimane “si aspetta un processo di consolidamento e di ristrutturazione nel settore bancario e ulteriori sforzi da parte delle banche per ripulire i propri bilanci”. La Spagna torna in recessione: il Pil del primo trimestre 2012 ha segnato una contrazione dello 0,3% dopo il -0,3% dell'ultimo trimestre 2011. Con due trimestri consecutivi in contrazione, si conferma ufficialmente il ritorno in recessione del Paese Iberico dal 2009. Su base annua, il Pil ha evidenziato un -0,4%.
Alitalia-Wind Jet, Ragnetti: entro due mesi decisione finale
[Non è stato un piacere non conoscerti. Carrie in Quattro matrimoni e un funerale]L'acquisizione di Wind Jet da parte di Alitalia “non è ancora stata formalizzata”.Lo ha chiarito l'ad Andrea Ragnetti sottolineando che “ci sono ancora dei passaggi formali che non dipendono da noi, come Antitrust ed Enac. Contiamo nei prossimi due mesi - ha concluso Ragnetti - di prendere una decisione finale”. Windjet nel 2010 ha registrato un Load factor del 74,6% e un tasso di utilizzo degli aeromobili pari a 36.165 ore annue. Fatturato pre-consuntivo windjet 2010 è salito a 231 milioni di euro rispetto ai 226 milioni del 2009 e il Network Destinazioni ulteriormente ampliato con l'avvio di Nuovi collegamenti. La Bad Company sarà liquidata e AZ ha acquisito con soli 20 milioni di euro - gli slot - di un mercato di 3 milioni di passeggeri annui: tanto vale soltanto la tratta Catania - Roma !
domenica 29 aprile 2012
Topo Gigio a Punta Raisi
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Quanti saranno ancora vivi? |
sabato 28 aprile 2012
I blitz della GdF
[Di un po Eddie, hai un coniglio in tasca o sei contento di vedermi? Dolores in Chi ha incastrato Roger Rabbit] L’eterna lotta contro gli evasori continua in Italia e sembra ottenere dei buoni risultati. I blitz non si annunciano si fanno. Se la catturandi, alla vigilia di una retata, dicesse a tutti il luogo dove avverrà la retata tutti i latitanti andrebbero via. È come succede oggi in Afganistan e alcuni mesi fa in Iraq: domani offensiva Nato nella provincia tal dei tali e tutti i terroristi andavano via a fare attentati in altre città. Meno tv e comunicati stampa … La lotta contro i parassiti che non pagano le tasse va fatta ma senza gridare, alla fine contano i risultati. Nei primi quattro mesi del 2012 la Guardia di Finanza ha scoperto duemila evasori totali sparsi su tutto il territorio nazionale. Dalle indagini è emerso che gli evasori hanno nascosto al fisco redditi per oltre 6 miliardi di euro. I controlli effettuati dagli uomini delle Fiamme Gialle hanno portato alla denuncia all'autorità giudiziaria di 853 soggetti che non avevano presentato la dichiarazione e di altri 530 per occultamento o distruzione della contabilità. Nei primi quattro mesi del 2012 la Guardia di Finanza ha scoperto circa 650 milioni di euro di Iva evasa. I controlli delle Fiamme Gialle hanno interessato tutte le regioni italiane e rientrano in quella che il comandante della Gdf Nino Di Paolo ha più volte definito una “lotta sistematica e decisa all'evasione fiscale”. Evasori, truffatori, ladri: tanti sono i furbetti che in Italia cercano la scorciatoia per non pagare le tasse, per frodare il fisco o per appropriarsi di quello che non hanno guadagnato con il sudore della fronte. Un fenomeno fastidioso e pericoloso che però sempre più spesso - grazie al lavoro delle forze dell'ordine e di tanti cittadini onesti - viene smascherato.
PLEBISCITO PER PROFUMO
[Sint ut sunt aut non sint. Siano
come sono o non siano. Lorenzo Ricci] Alessandro Profumo è il nuovo presidente della Banca Monte dei Paschi di
Siena. L’ex amministratore delegato di Unicredit è stato eletto dall’assemblea
dei soci ottenendo le preferenze del 97,8 per cento degli aventi
diritto. La proclamazione è stata fatta dal presidente uscente Giuseppe Mussari.
La lista espressione della Fondazione Mps ha ottenuto il 61% dei voti e 6
consiglieri su 12. Sono stati eletti così Profumo, Fabrizio Viola (prossimo
amministratore delegato), Paola Demartini,Tania Groppi, Angelo Dringoli e Marco Turchi. La seconda lista, con il 30,3% dei
voti e proposta da Unicoop Firenze, Finamonte (Aleotti) e Gorgoni, vede Turiddo Campaini, Lorenzo Gorgoni, Alberto Giovanni Aleotti, Pietro Giovanni Corsa e Michele Briamonte (espressione
di diversi fondi privati internazionali fra cui Timelife del finanziere Raffaele Mincione). La terza, di Axa (7,1% dei voti),
conferma Frederic Marie de
Courtois d’Arcollieres.
Profumo ha assicurato che rinuncerà al compenso da presidente, notizia accolta
con soddisfazione dal sindaco di Siena Franco Ceccuzzi (Pd)
e con freddezza dal capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri che, garantendo che verrà verificato
che davvero Profumo non riceverà uno stipendio, ha osservato che quello del banchiere
non è “un atto eroico”: d’altronde ha incassato una liquidazione milionaria
“scandalosa” da Unicredit, specie “se paragonata agli esiti assolutamente
negativi della sua gestione”. Il
procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha disposto il sequestro di 245
milioni di euro a Unicredit. Secondo gli inquirenti la maxi cifra sarebbe il
profitto di una frode fiscale di vaste proporzioni messa in atto dall'istituto
di credito attraverso una operazione finanziaria che le era stata proposta da
Barclays. Nell'indagine sono stati iscritti nel registro degli indagati una
ventina di persone tra le quali il banchiere Alessandro
Profumo. Ad
autorizzare il maxi sequestro preventivo è stato il gip di Milano Luigi
Varanelli. Secondo l'inchiesta condotta dalla procura Unicredit avrebbe
sottratto al fisco italiano 745 mln di euro di imponibile nelle dichiarazioni
relative all'anno
fiscale 2007 e 2008 di Unicredit Corporate Banking Spa e Unicredit
Banca Spa, e in quelle del 2008 di Unicredit Banca di Roma Spa.
Dal 5/5 niente più voli per Lmp e Pnl
[Cu avi dinari assà sempri cunta e cu iavi
muglieri bedda sempri canta. Chi
ha assai soldi sempre li conta, e chi ha la moglie bella sempre canta. Frase siciliana]
A Lampedusa si susseguono le cancellazioni di prenotazioni da parte di turisti che avevano
programmato le proprie vacanze sull’isola. Il motivo è molto semplice: i soldi
messi a disposizione, poco più di 10 milioni, non sono ritenuti sufficienti
dalle compagnie aeree interessate a coprire la tratta fra l’ultimo lembo
d’Italia e la Sicilia per il prossimo anno. Dopo che a marzo, e per la seconda volta, il bando di gara pubblicato sulla
Gazzetta ufficiale dell’Ue per i collegamenti di continuità territoriale da e
per Lampedusa e Pantelleria è andato deserto, Meridiana fly (che gestisce il
servizio in regime di proroga dopo essersi aggiudicata l’appalto due anni fa), entro
una settimana, sospenderà i voli. La
notizia è stata pubblicata oggi dal quotidiano Repubblica. Se non ci saranno
novità dell’ultimo minuto è una bella batosta anche per Punta Raisi che
vedrebbe cancellati sei voli, altro duro colpo per Aviapartner Pmo che, proprio questo mese aveva deciso di
togliere la Cigs, si vedrebbe sparire
gli ultimi voli di Meridiana. Gli
operatori turistici contavano molto sulla prossima stagione turistica per
rifarsi dopo le ‘magre’ della scorsa estate, a causa dei continui sbarchi di
clandestini e della perenne emergenza legata alla gestione dei centri
accoglienza, che avevano tenuto lontano i turisti. Per arrivare sull’isola
bisognerà dunque raggiungere Porto Empedocle (Ag) e aspettare la mezzanotte, prima
di affrontare otto ore di traversata a mare sul traghetto della Siremar, a meno
che non ci sia vento e il mare agitato non costringa la nave a rinviare la
partenza. Difficile anche la situazione per chi, il 6 e 7 maggio prossimi,
dovrà tornare sull’isola per votare alle amministrative.
LA SICILIA CERCA UN COMPATORE?
[A lu tò amicu veru parracci chiaru. Al tuo amico sincero, parla chiaramente.
Frase siciliana] La crisi
non risparmia nessuno. Nemmeno il direttore – editore del quotidiano La Sicilia
di Catania, M. Ciancio Sanfilippo, che, in tempi di magra tenta di far
dimagrire la storica testata incentivando gli esodi. E qualcuno sostiene che
stia cercando un acquirente. Ciò non basta, però, a farlo scendere dall’empireo del panorama
imprenditoriale isolano. Dove resta saldo, ai suoi mille interessi e alle sue
mille partecipazioni azionarie. Mario
Ciancio Sanfilippo è un imprenditore e giornalista, direttore ed editore del quotidiano La Sicilia attualmente vicepresidente dell'Ansa. Discendente dei Sanfilippo di Adrano, nipote del fondatore del
quotidiano La Sicilia Domenico Sanfilippo, si laurea in giurisprudenza nel 1955 e due anni dopo diventa giornalista professionista. Dal 1967 è
editore de La Sicilia e dal 1976 ne è direttore
responsabile. In passato è stato anche l'editore dell'Espresso sera. Negli anni
ha costruito un gruppo editoriale di dimensioni notevoli, che comprende i più
importanti mass media della Sicilia e una parte di quelli presenti in
altre regioni dell'Italia meridionale. Ciancio
Sanfilippo è proprietario delle emittenti
televisive Antenna Sicilia, Teletna, Telecolor e Video
3; le emittenti radiofoniche Radio Sis, Radio Telecolor e Radio
Video 3. Inoltre ha degli stretti legami con i canali tv catanesi Telejonica e Rete
8 e la messinese Rtp Radio Televisione Peloritana. Ha
quote azionarie nei quotidiani Giornale
di Sicilia, Gazzetta del Sud e La Gazzetta del Mezzogiorno. Ha
inoltre partecipazioni in LA7, MTV, Telecom, Tiscali e L'Espresso/Repubblica.
Nel suo stabilimento tipografico stampa e distribuisce in Sicilia e nella
provincia di Reggio Calabria i quotidiani nazionali. Il 30
novembre 2010 il "Fatto quotidiano"
pubblica che Ciancio è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
dalla procura di Catania. La Procura di Catania ammette l'interessamento di
Ciancio al centro commerciale oggetto delle indagini, già proposte nella
puntata del 15 marzo 2009 della
trasmissione Report Ciancio aveva
sporto denuncia per diffamazione contro la trasmissione, chiedendo un
risarcimento di 10 milioni di euro.
venerdì 27 aprile 2012
Il prossimo cda della Gesap in procura?
[È inutili cà 'o porcu ci menti 'u cilindru,
tanto sempri porcu è. È Inutile che al porco metti il cilindro, tanto
sempre porco rimane. Frase siciliana] I soci della Gesap si riuniranno
il 30/5 per modificare lo statuto. Il presidente della provincia di Palermo,
Avanti (che pretendeva con urgenza la riunione dei soci, ma, a conti fatti, è
passato più di un mese), consulterà i
suoi avvocati e poi si dovrebbe recare in procura per denunciare il cda della
Gesap. Il consigliere D’Artagnan Di Carlo ha fatto mettere a verbale una
dichiarazione dal tono duro … in
definitiva anche ieri il cda della Gesap non ha risolto nulla. Non ha parlato
della bomba Wind Jet, non si è parlato
dei contenziosi che la Gesap ha in corso e che sta perdendo, inesorabilmente … tutti. Si è discusso di potere e non siamo sorpresi se un consigliere oggi è contro
Richelieu e domani, invece, lo elogia … l’uomo è volubile e la coerenza è merce
sempre più rara. Cosa vorrebbe il presidente della provincia di Palermo? La modifica dell’art.8 annovera
tra gli organi sociali il direttore generale, sebbene lo stesso non sia organo
sociale necessario della spa. Si ritiene opportuno espungere dall’elenco
sociali il richiamo a direttore generale. Con riferimento all'art.12, si
suggerisce di non riservare al direttore generale la funzione di segretario
dell’assemblea:stante il regime di responsabilità di tale figura, potrebbe ostacolare il
corretto svolgimento dei lavori assembleari ove l’assemblea fosse chiamata a deliberare
sulla responsabilità del direttore generale. Infine, l’art.23 individua le
mansioni proprie del dg. Quest’ultimo, tuttavia, opera in forza di un potere di
rappresentanza negoziale e non organica, come tale derivata dagli
amministratori, ai “quali spetta esclusivamente la gestione dell’impresa”. Alla
luce del regime di responsabilità propria degli amministratori, occorra che
essi possano revocare ovvero avocare in qualsiasi momento le funzioni delegate
al dg, in modo analogo a quanto prevede l’art. 2381 cc nell'ipotesi di
amministratore delegato. Il presidente della provincia di Palermo, Giovanni
Avanti, chiede, in sostanza, se abbiamo capito bene, che all'interno della Gesap venga
ripristinata la legalità.Coerente è serio, invece, è un certo mondo sindacale a Punta
Raisi, una volta era maggioranza, che si
presta a un gioco troppo squallido: hanno barattato la propria dignità
per un fottutissimo livello. Oppure banchettano con il loro carnefice. Molti
anni fa il mondo sindacale era sinonimo di garanzia per chi credeva nella
legalità, oggi non più.
Alitalia, Ragnetti poco ottimista per i conti del 2012
[Pecunia non olet] Per l'Ad di Alitalia, Andrea Ragnetti,
la concorrenza del treno rispetto all'aereo sulla tratta Roma-Milano “è sotto
gli occhi di tutti” ed in questo senso Alitalia ritiene “assolutamente non
condivisibile” l'accusa di monopolismo mossa dall'Antitrust alla compagnia di
bandiera. La decisione dell'Antitrust
“non la condividiamo, e perciò nel rispetto di tutte le regole noi
faremo ricorso: si comincia dal Tar non appena saremo pronti”. L'Antitrust,
entro giugno, dovrà pronunciarsi
sull’acquisizione di Wind Jet e
in molti sostengono che ci potrebbe essere un altro giudizio negativo. Il 2012 è ancora lungo ma per i conti di Alitalia “é
difficile essere ottimisti”. La previsione è di Andrea Ragnetti, nuovo ad del
gruppo a margine della presentazione dei piani di sviluppo del Gruppo Alitalia
sull'aeroporto Marco Polo di Venezia. “L'anno scorso - ha detto - è stato un
anno già molto difficile, ma Alitalia è riuscita ad arrivare ad un soffio dal
pareggio operativo. Quest'anno sono cambiate due cose, purtroppo in peggio: il
quadro macroeconomico che è in avvitamento e l'aumento del prezzo del petrolio,
fondamentale per i nostri costi”. Ragnetti ha poi affrontato il tema
della concorrenza treno-aereo sulla tratta Roma-Milano. Secondo Ragnetti, nella
scelta che quotidianamente i viaggiatori fanno in Italia per raggiungere Milano
da Roma e viceversa tra il treno e l'aereo “è dimostrato dai numeri - ha
ricordato - che chi perde quote di mercato siamo noi”.
I blog danno fastidio
[Come posso credere in Dio, se solo la settimana scorsa mi
si è impigliata la lingua nel rullo della macchine per scrivere elettrica?
Woody Allen] In Arabia Saudita una legge, in
vigore da febbraio 2011, prevede che l'apertura di ogni sito, blog o forum
aperto in rete debba essere autorizzata dal ministero dell'Informazione e della
cultura. Tra i requisiti indispensabili per ottenere un parere favorevole
figurano l'essere di nazionalità saudita, avere almeno vent'anni e possedere un
diploma o titolo di studio superiore. Oltre, testualmente, a “documenti che
testimonino la buona condotta” del richiedente. Per le testate giornalistiche
online, inoltre, è richiesta una “approvazione speciale” del ministero.
Un'ulteriore misura di stampo repressivo per la libera espressione in Internet
da parte di un paese che a marzo 2010 l'organizzazione Reporters without borders inseriva
tra i peggiori “nemici della rete”. Secondo il World Information Access Report,
realizzato ogni anno dalla University of Washington, nel corso del 2007 gli
arresti di blogger sono decisamente aumentati, passando dai 10 del 2006 ai 36
del 2007. La condanna media dei blogger arrestati si attesta intorno ai 15 mesi
di carcere. Complessivamente, dal 2003 ad oggi, sono state 64 le persone
arrestate per aver espresso il proprio pensiero sui diari on line. I blogger arrestati sono finiti in prigione
per aver denunciato la violazione di diritti umani e per aver reso noti casi di
abusi politici e di corruzione dei propri governi. In particolare, gli arresti
si sono verificati in Cina, Egitto, Iran e Birmania. Tuttavia la blogosfera è
presa di mira non solo nei paesi più repressivi, dove la democrazia stenta a
svilupparsi, ma anche nelle moderne democrazie occidentali. Il WIA, infatti, segnala
che negli ultimi quattro anni figurano arresti anche nel Regno Unito, in
Francia e negli Stati Uniti. E se in Italia ancora non si è arrivati a tanto,
non sono pochi i casi in cui alcuni blog hanno subito minacce di chiusura o dei
veri e propri procedimenti penali, spesso a causa dei contenuti scomodi.
Webmasterpoint ha riportato il caso di Carlo Ruta, lo storico che è stato
multato di 150 euro per stampa clandestina. Sotto accusa è finito il suo blog
“Accadde in Sicilia”, a causa di alcuni post scritti nel 2004, che criticavano
l’operato del magistrato Agostino Frea durante le indagini sulla morte del
giornalista dell’Unità Giovanni Spampinato. Il blog fu fatto chiudere, ma i
post sono rimasti reperibili in un altro sito di Ruta, “leinchieste.com”. Ruta
è stato multato per non aver regolarmente registrato il suo blog, in quanto
aggiornato periodicamente (art. 16 della legge sulla stampa del 1948). È ben
poca cosa di fronte a un arresto, ma senza dubbio il fatto è indicativo da un
lato della crescente importanza che rivestono i blog e dall’altro di un certo
clima repressivo che affiora anche nelle nazioni più avanzate. E i blog danno
fastidio, a quanto pare, anche all’agenzia di stampa internazionale Associated
Press, che ha diffuso le linee guida per il corretto uso dei suoi articoli da
parte dei blogger. In pratica l’agenzia vieta ai blogger di ripubblicare
integralmente gli articoli originali e fin qui si potrebbe anche essere
d’accordo. Ciò che fa storcere la bocca, invece, sono le limitazioni che AP
vuole imporre anche in tema di segnalazioni e link. AP ha addirittura richiesto
la rimozione di news prese dall’agenzia a sette blogger. Numerose le reazioni
dei blogger, che hanno ideato anche la campagna di boicottaggio Unassociated
Press.
giovedì 26 aprile 2012
Il Portogallo non vuole essere aiutato
[Ut
sementem feceris ita metes. Mieterai a seconda di ciò che avrai
seminato. Cicerone] Il Portogallo potrebbe chiedere un
secondo salvataggio entro settembre. Lo prevede Morgan Stanley rilevando come
il Paese sia in difficoltà per la debolezza dell'economia e il limitato accesso
al mercato obbligazionario. “Prevediamo una recessione più profonda del previsto e
un secondo salvataggio entro settembre -si legge nel report- mentre c'è il
rischio di un deragliamento nel medio termine che può minare la determinazione
dell'Europa a evitare un'altra ristrutturazione del debito”. Oggi il Portogallo
non chiederà più tempo nè altro denaro per completare il programma di
risanamento concordato con la Troika. Lo ha detto il ministro delle Finanze
portoghese Vitor Gaspar in Parlamento, secondo quanto riferisce Bloomberg.
Israele, atomica sarebbe errore per Iran
[Semel
in anno licet insanire. Una volta l'anno è lecito impazzire] Nel giorno della 64/ma festa di
Israele, circa 10.000 arabo-israeliani si sono riuniti nel villaggio di Qwai
Qat, nord Galilea, per una contro manifestazione pacifica, con musica e cucina,
indetta per ricordare l'occupazione di quella che chiamano “Palestina storica”.
Altre proteste invece all'insegna dell'orgoglio palestinese. Nessun incidente,
salvo una sassaiola contro un check point al confine coi Territori palestinesi,
sigillati per la festa. “L'Iran sta procedendo passo dopo passo per raggiungere
il punto in cui potrà decidere, volendo, di produrre un'arma atomica. Ancora
non ha deciso di percorrere il “miglio decisivo”. Se lo facesse commetterebbe
un errore madornale”: lo afferma il capo di stato maggiore israeliano, gen.
Beny Gantz, secondo cui Teheran ha la sensazione che i suoi impianti siano vulnerabili
a eventuali attacchi. “Penso che la leadership iraniana sia composta da persone
molto razionali” aggiunge Gantz. Nonostante le smentite americane, l'Iran insiste
nel sostenere di aver decrittato i segreti del drone statunitense abbattuto in
dicembre e rilancia affermando che si tratta di una “svolta” nella propria
capacità di costruire un aereo-spia
senza pilota migliore di quelli degli Usa. Il segretario alla Difesa americano,
Leon Panetta, ha detto di dubitare “seriamente” di questa notizia mentre il
senatore Joe Lieberman, ha definito una “fanfaronata” gli annunci di Teheran.
mercoledì 25 aprile 2012
Alla Windjet licenziamento collettivo per 442 dipendenti
[Sparagna l'acqua e si vivi lu vinu. Risparmia l'acqua e beve il vino. Frase siciliana]
Malgrado l’incremento dei voli del 25% dal 2007 al 2011 e dall’acquisizione
di nuove tratte la Windjet ad oggi si
trova ad affrontare una gravissima crisi economica. I risultati
registrati negli ultimi tre bilanci d’esercizio
testimoniano perdite economiche pesantissime dal 2009 al 2011: a fronte
di una perdita di euro 182.577,00, si è passati ad euro 3.113.178,00 e per
l’anno 2011 si prevedono perdite superiori ai 10.000.000,00 di euro. La Wj si
vede dunque costretta a comunicare la necessità di procedere a un licenziamento
collettivo del personale. Tale licenziamento è la necessaria conseguenza della programmata
cessazione di ogni attività della società e riguarda la totalità dei
dipendenti. Ad oggi la compagnia ha in attivo 22 destinazioni di cui 12
italiane e 10 europee e ha in forza una flotta di n. 7 A320 e 5 A319 basati su
Catania e Palermo. Pensiamo che questo
licenziamento collettivo avverrà entro giugno, mese importantissimo per l’integrazione
con Alitalia, subito dopo, non tutti, verranno riassunti con un contratto di
livello più basso.
Domani cda Sac
[U Signuri runa pani a cu unnavi renti.
Dio dà il pane a chi non ha denti. Frase
siciliana] Fa ancora
parlare a Catania la vicenda del ritiro da parte della locale Camera di
Commercio di due (Bonura e Arena) dei suoi tre rappresentanti in seno al
consiglio d'amministrazione della Sac, la società di gestione dell'aeroporto
etneo. In merito, è intervenuto ancora Gaetano Mancini, presidente della Sac di Catania che sarebbe stato invitato a dare le
dimissioni e mentre a Catania si tenta di non abbandonare la propria poltrona
Comiso resta sempre chiuso. Domani avrà luogo il cda della Sac accompagnata con
la notizia del licenziamento collettivo che riguarda la Wind Jet e che ha Catania come
base di armamento. Nel frattempo il 27
aprile prossimo l´on Digiacomo tornerà ad occupare l´aerostazione di Comiso e
inizierà lo sciopero della fame. Quali sono i motivi di questo assordante
silenzio? Attendiamo – sostiene Di Giacomo - ancora pochi giorni, poi torneremo
ad occupare l´aeroporto, inizieremo lo sciopero della fame e questa volta non
desisteremo fino a quando non vedremo le firme di Monti e Passera in calce al
decreto, dove si legga chiaramente che dopo i primi due anni di accollo delle
spese Enav da parte della Regione Siciliana, lo Stato provveda a garantire
questo servizio in modo analogo a tutti gli altri aeroporti italiani, senza
incorrere in una sperequazione odiosa che avrebbe un taglio antimeridionalista
insopportabile.
martedì 24 aprile 2012
IL 26/4 cda Gesap
[Carta veni e iucaturi si vanta. Carta fortunata e giocatore che si vanta. Frase siciliana] Anche Athos (Zummo),
dopo Porthos (Mangano) avrebbe cambiato i giudizi molto critici su Richelieu, oggi
sarebbe molto più benevolo. Il 26/4 il cda della Gesap dovrà convocare una
assemblea dei soci per poi discutere le modifiche statutarie. I pellegrinaggi
di Richelieu a Roma avrebbero dato i risultati sperati. Malgrado i tre
moschettieri non sarebbero più uno per tutti e tutti per uno i più stretti collaboratori
di Richelieu non riconoscerebbero più il loro adorato capo. Ultimamente si
arrabbia per nulla, ancora più diffidente di prima non perde occasione per
rimproverare, riprendere i devoti collaboratori. Gli uomini che animano la sua corte
darebbero la colpa al presidente della provincia di Palermo che avrebbe
minacciato un esposto in procura se il cda non avesse convocato l’assemblea dei soci. Lasciamo,
eventualmente, che la giustizia faccia il proprio corso … e ritorniamo con i piedi per terra. La provincia
di Palermo è titolare di 171.745 azioni ordinarie,, pari a nominali euro
8.807.629,25. Giovanni Avanti,
presidente della provincia di Palermo, nonché azionista di maggioranza del gestore di Punta Raisi,
pretende la modifica dell’art. 8, 12 e 23 dello statuto della Gesap.
DISSERVIZI A PUNTA RAISI
[Cu accurza allonga e cu allonga accurza.
Chi vuole fare le cose in fretta alla
fine perde più tempo. Frase siciliana] Il sette maggio saranno assunti 4 operai, più un
meccanico, e a giugno altri 5. Questi saranno gli stagionali di Aviapartner Pmo. Non abbiamo notizia
quando verranno assunti e quanti saranno gli stagionali di Gh Pmo. Nel frattempo a Punta Raisi continuano i
disservizi. Dice Giulio Andreotti che a pensare male si fa peccato ma spesso si
indovina. Sembrerebbe che a Punta Raisi tra Gh a Ap l’amore trionfa sempre. Un
esempio per tutti: Blu panorama, Air Berlin e Vueling, in Europa, sono con Aviapartner,
mentre a Palermo sono con Gh e dopo un
anno tutto resta invariato. Volotea, nuova
compagnia aerea, con i suoi due voli al giorno è stata una facile preda della Gh. Vero è che l’aeroporto di Punta Raisi è un
eterno cantiere, ma questo non deve giustificare i continui disservizi. Ap Pmo
dopo un anno, invece che acquisire nuove compagnie, ha inaugurato, proprio
questo mese, la Cigs. Inoltre, il 5 di maggio inizieranno le missioni a Catania
Fontanarossa (venerdì e sabato) una squadra, a turno, andrà a Catania … ma
anche a maggio Ap farà sempre ricorso alla Cigs?
Israele potrebbe attaccare l’Iran
[Si vis pacem para bellum. Se vuoi la pace, prepara la
guerra] “Non c'è alcuna promessa
israeliana di astenersi da un attacco all'Iran finchè proseguono i colloqui fra
quel Paese e l'Occidente”: lo ha affermato il ministro della Difesa Ehud Barak
commentando alla radio israeliana il recente incontro ad Istanbul sul nucleare
fra gli emissari di Teheran e i rappresentanti del “5+1” (i Paesi con diritto
di veto al Consiglio di sicurezza dell'Onu - Usa, Russia, Cina, Francia e Gran
Bretagna - più la Germania). Le sanzioni finora decise contro l'Iran
non stanno funzionando abbastanza. Lo afferma il primo ministro israeliano,
Benjamin Netanyahu, nel corso di un'intervista esclusiva alla Cnn. Netanyahu si
dice quindi certo che Teheran sta proseguendo col suo programma nucleare. Si
dice disponibile ad un accordo ma pone tre condizioni: stop all'attività di
arricchimento dell'uranio, eliminare il materiale arricchito, smantellare i
bunker nucleari.
Blue Panorama, interesse Rm-Mi
[Essere l’uomo
più ricco in tutto il cimitero non conta nulla per me … Andare a letto ogni
sera dicendo: “abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso”: ecco che cosa mi
interessa. Steve Jobs] Anche Blue Panorama è
interessata ad ottenere alcuni slot sulla Roma-Milano. Lo conferma la compagnia
dopo l'indicazione dell'Antitrust ad Alitalia di mettere fine al monopolio
sulla tratta. Il vettore fa sapere di “detenere una richiesta con storicità
pluriennale sull'aeroporto di Linate di ben 112 slot settimanali e quindi per
la normativa applicabile è del tutto verosimile che Blue Panorama Airlines sia
un soggetto in prima linea nell'avvio di quest'ulteriore collegamento domestico”.
Dopo easyJet, anche Meridiana Fly punta alla Roma-Milano, una
delle tratte aeree più redditizie d'Europa, alla luce dell'indicazione
dell'Antitrust ad Alitalia di far spazio alla concorrenza. La compagnia ha
infatti chiesto il rilascio di dodici coppie di slot detenute da Alitalia sullo
scalo di Milano Linate per operare la rotta Linate-Fiumicino. Il gruppo
Meridiana Fly-Air Italy ritiene che “questo sia il numero minimo di slot per
garantire una distribuzione adeguata delle frequenze nell'arco della giornata
che tenga conto delle esigenze di movimento della clientela nelle fasce orarie
a più alta domanda”.
lunedì 23 aprile 2012
Electronic Frontier Foundation (EFF) redige una lista dei siti HTTPS
[Non conosci bene una persona finché non ci combatti. Da Matrix Reloaded] Electronic Frontier Foundation (EFF) e Access hanno avviato una campagna di sensibilizzazione all’utilizzo di HTTPS, il protocollo “sicuro” per il web. HTTPS Now è una piattaforma che raccoglie la lista dei siti attualmente abilitati alla navigazione sicura, riportando i dettagli sull’adozione del protocollo per ognuno di essi. Chiunque può consultare l’elenco di HTTPS Now, effettuando una ricerca tra gli indirizzi già in lista oppure proponendo l’inserimento di un nuovo dominio. L’elenco descrive, con una legenda, le caratteristiche del sito e la dimensione della chiave utilizzata per la cifratura: una risorsa utile per verificare i livelli di sicurezza. L’HyperText Transfer Protocol Secure (HTTPS) non è uguale per tutti: un sito potrebbe proporre dei contenuti “misti”, come nel caso di Facebook con le applicazioni, avere un certificato scaduto o utilizzare una chiave debole. L'Electronic Frontier Foundation (EFF) è un'organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nel contesto dell'odierna era digitale. Il suo principale proponimento è quello di educare la stampa, i politici ed il pubblico in generale riguardo alle libertà civili nelle materie connesse alla tecnologia e di agire in difesa di queste libertà. In particolare la sua missione dichiarata è impegnarsi in attività educative e di sostegno che aumentino la comprensione popolare delle opportunità e delle sfide poste dagli sviluppi nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni. Sviluppare fra i politici una migliore comprensione delle questioni inerenti alle telecomunicazioni libere e aperte e il sostegno alla creazione di approcci giuridici e strutturali che facilitino l'assimilazione di queste nuove tecnologie da parte della società. Sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi delle libertà civili derivanti dai rapidi progressi nel campo dei nuovi mezzi di comunicazione basati sui computer. Dare supporto al contenzioso nel pubblico interesse per salvaguardare, proteggere ed estendere i diritti del Primo Emendamento nel campo della tecnologia informatica e delle telecomunicazioni. Incoraggiare e sostenere lo sviluppo di nuovi strumenti che conferiscano agli utenti non tecnici un accesso completo e facile alle telecomunicazioni basate sui computer. L'EFF è sostenuta da donazioni ed ha la propria sede a San Francisco, California, con personale anche a Toronto, Ontario, Washington e Bruxelles, la sede dell'Unione Europea. Essi sono anche osservatori accreditati del Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale. EFF si è impegnata in diversi modi: fornisce e sostiene economicamente la difesa legale, difende gli individui e le nuove tecnologie dal chilling effect, effetto che porta a bloccare ciò che si considera privo di fondamento o minacciato da controversie legali, organizza azioni politiche e mailing di massa, sostiene le nuove tecnologie che crede preservino la libertà personale. Tiene un database e siti web di informazioni e notizie riguardanti la libertà di parola, monitorizza e sfida le leggi che possono infrangere le libertà personali e sollecita liste di ciò che considera abusi di diritto con l’intento di sconfiggere coloro che sono considerati privi di merito. L'Electronic Frontier Foundation fu fondata nel luglio del 1990 da Mitch Kapor, John Gilmore e John Perry Barlow. I fondatori si incontrarono attraverso la comunità online WELL. I fondi iniziali furono messi da Kapor, Steve Wozniak, e da un benefattore anonimo. La creazione dell'organizzazione fu motivata dalla sentenza contro la Steve Jackson Games messa in atto da United States Secret Service all'inizio del 1990. Simili ma non ufficialmente connessi sforzi furono condotti attraverso gli Stati Uniti circa nello stesso periodo come parte di una task force federale chiamata Operazione Sundevl. Tuttavia, il caso Steve Jackson Games, che divenne il caso principale in cui la EFF si impegnò, era il maggior punto per il quale la EFF iniziò a promuovere le libertà civili connesse al computer e ad internet. Il secondo grande caso di cui si occupò la EFF fu quello Bernstein v. United States condotto da Cindy Cohn, nel quale il programmatore e professore Daniel Bernstein citò il governo per il permesso di pubblicare il suo software di cifratura, Snuffle, e le istruzioni per l'uso. Recentemente l'organizzazione si è impegnata nella difesa di Edward Felten, Jon Johansen e Dmitry Sklyarov. L'organizzazione si trovava inizialmente presso l'abitazione di Mitch Kapor K.E.I. a Cambridge, Massachusetts. Nell'autunno del 1993, l'ufficio principale della EFF fu aperto a Washington, guidato da Jerry Berman. Durante questo periodo, l'attenzione della EFF si focalizzò sul business di influenzare la politica nazionale, un business che non fu interamente condiviso da parti dell’organizzazione. Nel 1994, Berman si separò dalla EFF e formò il Center for Democracy and Technology. EFF spostò l'ufficio, e diede la direzione a Drew Taubman. Nel 1995, sotto la direzione di Lori Fena, dopo un lieve decadimento e sforzandosi di ri-raggruppare e rifocalizzarsi sull'appoggio della propria base l'organizzazione spostò i propri uffici a San Francisco, California e aprì la propria sede in corrispondenza della residenza di John Gilmore a Toad Hall, e poco più tardi si spostò presso l’edificio Hamm al n. 1550 di Bryant Street. Dopo la direzione di Fena, l'organizzazione fu affidata a Tara Lemmey. Proprio poco prima che la EFF si spostasse nei suoi nuovi uffici al n. 454 di Shotwell Street. nel Mission District di San Francisco, il direttore legale della EFF Shari Steele divenne, e tale rimase fino alla metà del 2006, direttore esecutivo. Nella primavera del 2006, la EFF annunciò l'apertura dell'ufficio di Washington con due nuovi avvocati.
domenica 22 aprile 2012
IKEA A CIACULLI?
[La
libertà di commercio non è un principio, è un espediente. Benjamin Disraeli] Ikea ha confermato il trasferimento di
alcune produzioni dall'Asia all'Italia. È quanto si legge in una nota in cui viene
indicato che il rapporto con 24 fornitori italiani per circa 1 miliardo di euro
di acquisti “fa da tempo del Gruppo Ikea il primo cliente della filiera
italiana dell'arredo legno”, che vale l'8% degli acquisti mondiali del colosso
svedese, al terzo posto dopo Cina e Polonia. Anche nel 2011 la bilancia
commerciale con il gruppo si è confermata a favore dell'Italia, dato che Ikea “compra
in Italia più di quanto vende nei suoi negozi nella penisola”. Il 63% degli
acquisti di Ikea in tutto il mondo, poi, proviene da fornitori
europei. Recentemente il gruppo svedese ha spostato in
Italia, in particolare in Piemonte, alcune produzioni precedentemente allocate
in Asia. L'80% degli acquisti di Ikea in Italia sono mobili, e solo il 20%
complementi d'arredo. Le cucine fanno la parte del leone, ma la catena
scandinava in Italia acquista anche elettrodomestici, camere da letto,
scaffalature, librerie e bagni. Le prime tre regioni
italiane da cui il gruppo svedese si approvvigiona corrispondono ai maggiori
distretti del settore: dal Veneto proviene il 38% del acquisti, seguono il
Friuli con il 30% e la Lombardia con il 26%, più che in Svezia o Germania. La
ricaduta occupazionale collegata a queste commesse produttive é stimabile
attorno ai 2.500 posti di lavoro. Se a questi si sommano i 6.600 dipendenti
della rete commerciale e logistica di Ikea in Italia e l'indotto generato dai
punti vendita, la ricaduta occupazionale diventa pari a circa 11.000 posti di
lavoro. Ikea punta decisamente sul territorio palermitano per l'apertura
del secondo punto vendita in Sicilia. Dopo il successo ottenuto su Catania, il
colosso svedese dell’arredamento sta valutando un paio di siti strategici dove
mettere radici.
Secondo indiscrezioni, l'attenzione di Ikea sarebbe rivolta su un terreno alle
spalle del centro commerciale Poseidon di Carini, ma c'è anche un appezzamento
di terra nelle immediate vicinanze dell'ex stabilimento Coca Cola, a
Partanna-Mondello.
La scelta potrebbe essere materia delle prossime settimane, ma si tratta solo
del primo passo. Ancora è presto prima che il progetto possa essere messo su
carta e si passi così alla richiesta delle autorizzazioni. Secondo Ikea, il
sogno di vedere un nuovo centro del fai-da-te, e non solo, potrebbe realizzarsi
soltanto nel giro di cinque-sette anni. Ma sembrano tempi eccessivamente
diluiti (esclusi gli intoppi burocratici, due-tre anni potrebbero essere
sufficienti). Resterebbe ancora in piedi anche l'ipotesi Ciaculli, dove il
gruppo svedese ha messo gli occhi da tempo.
De Luca e la speculazione edilizia
[Megghiu cummattiri
cu centu malandrini e no cu un asinu. È meglio avere a che fare con
cento malandrini che con un babbeo. Frase siciliana] La procura di Messina ha chiesto il rinvio a giudizio per il deputato regionale Cateno De Luca, il fratello Tindaro
De Luca e altre sedici persone tra amministratori, funzionari e componenti
della commissione edilizia comunale di Fiumedinisi (Me) nell’ambito
dell’inchiesta su una presunta speculazione edilizia nel centro ionico. Al
leader del movimento ‘Sicilia Vera’ vengono contestati l’abuso d’ufficio, la
tentata concussione e il falso, reati commessi da sindaco della cittadina. La
richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche funzionario del Comune, Pietro
D’Anna e il presidente della Commissione edilizia, Benedetto Parisi, anche loro
arrestati insieme a Cateno De Luca e il fratello nel giugno scorso durante le
indagini. Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per il componente della
giunta comunale di Fiumedinisi Pietro Bertino, il vice sindaco Grazia Rasconà,
l’ex l’assessore Paolo Crocé, i componenti della commissione edilizia comunale
Renzo Briguglio, Angelo Caminiti, Roberto Favosi, Fabio Nicita, Francesco
Carmelo Oliva e l’attuale sindaco di Alì (ME) Carmelo Satta coinvolto
nell’inchiesta come presidente del Cda della Fenapi, la società di formazione
creata da De Luca. Al centro delle indagini i lavori per la costruzione di un
albergo, con annesso centro benessere, della società Dioniso srl,
l’edificazione di 16 villette da parte della coop ‘Mabel’, e la realizzazione
di muri di contenimento del torrente Fiumedinisi.
Gabon, fondi a partito Sarkozy
[La notizia sulla mia morte
sono oltremodo esagerate. Steve Jobs] Importanti funzionari gabonesi della Bank
of Central African States (Beac) hanno rubato 40 milioni di dollari negli
ultimi 5 anni e una parte dei soldi è stata utilizzata per finanziare i partiti
francesi, in particolare la destra, soprattutto Chirac e incluso Sarkozy: lo si
legge in un cable dell'estate 2009 dall'ambasciata Usa in Cameron, pubblicato
da un media partner di Wikileaks, El
Pais, che riferisce di un colloquio con un'accreditata fonte dell'ambasciata
all'interno della banca. Dopo lo scrutinio del
34% dei voti, il candidato socialista alle presidenziali francesi, Francois
Hollande, è al 27,7%, il presidente Nicolas Sarkozy al 26,6%. La sinistra nel
suo insieme è circa al 44% dei voti complessivi, una quota che fa ben sperare
Francois Hollande per il ballottaggio del 6 maggio. La battaglia è però ancora
aperta, visto il risultato superiore alle previsioni del Fronte nazionale di
Marine Le Pen, con una parte degli elettori di quel partito che potrebbero
votare per Sarkozy al secondo turno.
venerdì 20 aprile 2012
Volontariato alla Windjet
[Ogni domenica puoi
vincere o perdere. La questione è: sei capace di fare entrambe le cose da uomo?
Tony D'Amato in Ogni maledetta domenica] Wndjet starebbe procedendo in questi giorni al
pagamento degli stipendi di febbraio, mentre entro il 15 maggio dovrebbe essere
corrisposta la tredicesima. Una
rassicurazione, che però, al momento è ancora verbale. Entro giugno il saldo di tutte le
spettanze ai dipendenti. Wind jet comunica di aver firmato in data 13
aprile 2012 il contratto definitivo in base al quale attività di trasporto
passeggeri di linea della compagnia aerea siciliana potranno essere integrate
nel gruppo Alitalia. Si conclude
pertanto positivamente la fase negoziale del progetto di integrazione fra Wind
Jet e Alitalia iniziato a fine 2011 e si avvia la fase propedeutica
all’integrazione industriale prevista entro la fine di giugno 2012
subordinatamente al parere positivo dell’Antitrust al buon esito di alcuni
adempimenti previsti dal contratto. Nella transazione, Wind Jet è stata
assistita dall’advisor finanziario Emintad e dallo studio legale LCA. Non è ancora chiaro che fine faranno i tecnici
di Catania e Palermo, commerciale e amministrativo, molto probabilmente, verrà
considerato come personale in esubero. C’è tensione in casa Windjet. Non
tanto per l’annunciata fusione con Alitalia, che pure ha le sue grosse
incognite, e di cui si saprà di più entro la fine di giugno, quando l’operazione verrà portata a termine. La tensione che si respira
in questi giorni è molto più definita ed immediata: riguarda, infatti, gli
stipendi dei dipendenti. In queste settimane, ad esempio, si
parla di tantissimi casi di due o tre mensilità arretrate, mentre la
tredicesima è rimasta un miraggio. Il problema riguarda una grossa fetta dei
400 dipendenti: dai tecnici agli assistenti di volo, dagli amministrativi ai
piloti al commerciale, ecc… Tutta gente che vive di
stipendio. E che si ritrova con le carte di credito bloccate e l’impossibilità,
in alcuni casi, pure di fare la spesa perché WindJet non ottempera il dovere di
pagare puntualmente le retribuzioni. Alitalia ha già messo in
chiaro che, nel prendersi una parte della WindJet, imbarcheranno solo personale
siciliano che non ha pendenze con la precedente proprietà. Bisogna tenere conto che Cai ha molti cassintegrati, motivo per cui come potrebbe assumere i dipendenti della Wind Jet? I sindacati tutto questo lo sanno e dovrebbero organizzare delle civili potreste a tutela del posto di lavoro.
I SOLDI DELLA MALAVITA PER SALVARE L’ITALIA/40
[Prima o poi arriva un tempo che parlare o
stare muti è la stessa cosa. E allora è meglio starsi zitti. Alfredo in Nuovo Cinema Paradiso] Vincenzo
Santapaola, 43 anni, figlio del boss ergastolano Benedetto, è stato arrestato da carabinieri del Ros
di Catania nell’ambito dell’inchiesta Iblis su presunti rapporti tra mafia,
imprenditoria e politica. Nei suoi confronti il Tribunale del riesame ha confermato la
richiesta di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della
Procura. Vincenzo Santapaola era sfuggito al blitz Iblis del 3 novembre 2010,
rendendosi irreperibile. Durante la sua latitanza il Tribunale del riesame aveva annullato
l’ordine di arresto. Contro questa decisione la Procura di Catania ha ricorso
in Cassazione, che ha disposto l’annullamento del provvedimento dei giudici e
rinviata la decisione a un altro collegio. Un diverso Tribunale del riesame ha
valutato la posizione di Vincenzo Santapaola e ha ritenuto che esistono le
esigenze cautelari, ripristinando l’ordine di arresto che è stato eseguito da
carabinieri del Ros. Beni per un valore di 2,6 milioni di euro sono stati
sequestrati e confiscati dalla Guardia di finanza di Palermo, in esecuzione di
provvedimenti emessi dai tribunali di Palermo e Trapani. Tra i soggetti
interessati dai provvedimenti, Gerlando Alberti, uomo d'onore della famiglia
mafiosa palermitana di Porta Nuova, morto lo scorso gennaio, a 84 anni, mentre
si trovava agli arresti domiciliari. Confiscati conti bancari, due immobili e
un terreno nel quartiere Pagliarelli di Palermo, per un valore di circa 530
mila euro. Interessato da un provvedimento di sequestro beni
per un valore di circa 2,1 milioni di euro, un narcotrafficante di Salemi, 64
anni, coinvolto nell'operazione di polizia "Igres" che ha riguardato
un'organizzazione formata da elementi delle 'ndrine della Locride e delle
famiglie di Cosa nostra del Trapanese che, sull'asse Platì-Mazara del Vallo,
gestiva un colossale traffico di cocaina importata dalla Colombia e dal
Venezuela. Per questi fatti, nel 2005 è stato condannato a 12 anni di
reclusione. Gli sono stati sequestrati 5 fabbricati e 10 terreni a Salemi,
oltre a diverse disponibilità finanziarie; un patrimonio ritenuto dagli
inquirenti accumulato grazie all'impiego dei proventi del traffico di
stupefacenti. [segue]
giovedì 19 aprile 2012
L'ironia del blogger anti-Putin
[La vera umiltà è rinunciare
alle cose che si amano. G. Guareschi] Ha ironizzato sulla propria “influenza”
il blogger anti Putin Alexiei Navalni, incluso da Time tra le 100 persone più
influenti del mondo: “Figo (usa una parola del gergo giovanile, ndr), e allora?
Ora durante i comizi si può annunciate ai megafoni: 'stimati poliziotti, le
vostre azioni illegittime rattristano uno dei più influenti uomini del mondo.
Se voi non la smettete, lui ne scriverà su twitte”', osserva sul suo blog.
Forse in carcere mi daranno una forchetta, ha aggiunto. Occhi di ghiaccio,
sorriso timido. Ad Alexei Navalny, il
blogger russo leader del movimento di opposizione al premier – e futuro
presidente – Vladimir Putin, l’aria da puro e duro calza a pennello. Quello che
non teme nessuno, che non si arrende davanti a niente. Nemmeno davanti a Putin,
e neanche davanti alla polizia: arrestato
per la seconda volta all’indomani delle elezioni presidenziali, ha
twittato personalmente i dettagli del fermo. Insieme a lui nelle manifestazioni
di protesta per la vittoria di Putin nelle elezioni del 4 marzo (le opposizioni
denunciano pesanti brogli) sono state fermate oltre 250 persone tra Mosca e San
Pietroburgo. Navalny e tutti gli altri fermati, secondo quanto ha reso noto un
portavoce delle forze dell'ordine locali, sono stati poi rilasciati. Davanti a
telecamere e macchine fotografiche è a suo agio, si mette in posa quando glielo
chiedono: guarda l’obiettivo con i suoi occhi di ghiaccio, sorride. Poi, viso
serio e occhi bassi, si immerge di nuovo nel suo iPhone e nelle conversazioni
con gli altri oppositori. Ha l’aria del cospiratore – anche se indossa jeans e
maglietta e gira con uno zainetto dove tiene laptot, telefono e altri aggeggi
tecnologici. Mentre si muove tra i tavoli sembra una persona semplice e
affabile.
Emergenza credit crunch
[Un sorriso non dura che un istante ma nel ricordo può essere
eterno. F. Schiller] “La vera emergenza è la restrizione del credito e su
questo vogliamo risposte chiare e vere”. Lo ha detto la presidente di
Confindustria, Emma Marcegaglia, in vista dell'incontro tra Abi e imprese. È ormai chiaro a tutti che allentare il credit crunch,
la morsa del credito che strozza il flusso di finanziamenti alle imprese, è un
problema chiave per ridare fiato all'economia italiana. Ma l'ultimo allarme che
arriva dalla Sicilia evidenzia anche i mille rivoli di effetti collaterali
perversi che prova un cattivo funzionamento del sistema del credito. A fronte
di una domanda crescente di fondi delle imprese siciliane ha corrisposto nel
corso del 2011 una riduzione del 20% delle erogazioni. E purtroppo i segnali
che arrivano da altre regioni del Mezzogiorno non sono molto più confortanti.
Affiora pertanto un'aggravante che rende ancor più cupo l'atlante del credito
italiano. Rischiano infatti di essere le zone del Paese periferiche e che più
necessitano di un sostegno allo sviluppo ad essere le più penalizzate. E sono
magari le piccole imprese e le nuove attività che più cercando di dare slancio
a zone depresse a risultare le più vulnerabili.
A TAVOLA CON LA CRISI/17-ZUPPA AI CAVOLI
Mettete in una marmitta un buon pezzo di lardo e
fate bollire un'ora, aggiungete un cavolo, alcune carote, dei navoni (rape, dal
francese navet), sedani, cipolle. Fate cuocere quattro ore. Un'ora prima della
perfetta cottura si possono aggiungere delle patate, se ciò piace. Famiglie italiane in difficoltà con il
carrello della spesa: sul mercato nazionale i consumi di prodotti alimentari,
bevande e tabacco hanno mostrato un calo dell'1,5% a prezzi costanti. Lo
segnala un rapporto Intesa Sanpaolo affermando che in termini di spesa
procapite il dato 2011 riporta i livelli indietro di quasi 30 anni.[segue]
mercoledì 18 aprile 2012
Exit strategy da 4 miliardi
[Il pensiero è azione in fase di esperimento. S. Freud] L'Afghanistan continuerà ad essere un costo
per la comunità internazionale anche dopo il 2014, quando la transizione della
responsabilità della sicurezza in mani afghane dovrebbe completarsi: la
“bolletta” annua per garantire il reclutamento e l'addestramento di militari e
poliziotti afghani è stata calcolata in 4,1 miliardi di dollari l'anno tra il
2015 e il 2017. Oggi la Nato ha cominciato a discutere su come condividere questo
costo. L'Italia valuterà solo a fine 2012, “in coordinamento con gli alleati”,
la tabella di marcia sull'uscita progressiva da qui al 2014 dall'Afghanistan.
Lo ha detto il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, secondo il quale “è
prematuro esprimere ora livelli quantitativi di riduzione progressiva delle
nostre truppe”. L'Italia ha deciso di
mantenere “per tutto il 2012 i suoi 4.000 uomini, poi valuteremo a fine 2012 la
nostra tabella di marcia”, ha detto Di Paola. Sorridendo, alcuni soldati americani
appaiono accanto a corpi maciullati di insorti afghani, morti presumibilmente
mentre preparavano ordigni esplosivi: sono le foto che il Los Angeles Times
pubblica oggi e che con ogni probabilità inaspriranno ulteriormente i rapporti
tra le forze Nato in Afghanistan e le autorità afghane. Il giornale, nonostante
le pressioni che dice di aver avuto dalle autorità militari Usa, ha deciso di
pubblicare due delle 18 foto di cui è entrato in possesso.
Regolamento di conti a Punta Raisi
[O siccu o saccu. O niente oppure tutto. Frase siciliana]
GUERRA IN CGIL aeroportuale a Punta
Raisi. Gaetano Bonavia, segretario della CGIL avrebbe sentito il bisogno di
ritirare tutte le deleghe fino ad oggi date sia in GH che in GESAP? Sembrerebbe
concretizzarsi questa voce … A breve ci
saranno nuove elezioni. Smentita la cancellazione dal sindacato da parte di
Fabio La Mantia (dipendente Gh) che non solo resterebbe in Cgil ma vuole
scalzare chi ha usato il sindacato in maniera poco chiara. L’art.7 dello statuto della Cgil parla
chiaro dell’incompatibilità “…è appartenenza
a organi direttivi di partiti e di altre formazioni politiche, che non siano di emanazione congressuale, nonché di organi
esecutivi degli stessi; qualità di componente delle assemblee elettive della
Comunità europea e di quelle dello Stato italiano ai diversi livelli
istituzionali; la candidatura a tali assemblee, o a primarie di coalizione o di partito, comporta
l’automatica decadenza da ogni incarico esecutivo
e la sospensione dagli organi direttivi di emanazione congressuale…”. Chi vuole
intendere intenda.
C.Conti,sgravi affitti o evasione
[I neri
verranno a convertire i bianchi. Gli africani ridaranno un senso al
cristianesimo. A. Frossard] La mancata riproposizione dell'abbattimento
dell'aliquota Imu nei confronti di possessori di alloggi concessi in locazione
'”suscita perplessità” e “tale previsione potrebbe ridurre la convenienza alla
regolarizzazione dei rapporti locativi”. Lo sottolinea la Corte dei Conti
nell'ultima Relazione sulle leggi di spesa. La scelta di far pagare l'Imu su
una base imponibile maggiorata utilizzando coefficienti standard “rischia di
accentuare le distorsioni”, aggiunge ancora la Corte. Effetto Imu sui prezzi
degli immobili. Secondo il Censis, a fine anno i valori delle case si
ridurranno del 20% con punte superiori al 50%. Lo ha detto il direttore
generale Giuseppe Roma nel corso di una conferenza stampa. “Per far fronte alla
nuova tassazione le famiglie venderanno le seconde case”.
Alitalia ricorre contro antitrust
[Il
traffico ha reso impossibile l’adulterio nelle ore di punta. Ennio Flaiano] L'Antritust
dà a Alitalia 90 giorni di tempo per presentare misure utili a “rimuovere” il
monopolio della società sulla tratta Roma-Milano Linate entro il 28 ottobre
2012. È quanto informa l'Autorità. Alitalia impugnerà
la decisione dell'Antitrust non condividendo “il presupposto alla base della
decisione secondo cui il servizio di trasporto ferroviario ad alta velocità non
sarebbe un concorrente efficace del trasporto aereo sulla tratta Roma-Milano”.
Lo rende noto la compagnia con un comunicato.
Pm chiedono il fallimento di Ligresti
[I posteri
parleranno di noi. Avremo aperta una nuova era. Mi sembra che l’umanità
respiri. R. Rolland] È stata fissata per
il prossimo 2 maggio dal presidente della sezione fallimentare del Tribunale di
Milano, Filippo Lamanna, l'udienza per discutere la richiesta di fallimento
avanzata dal pm Luigi Orsi della società della famiglia Ligresti Sinergia e
Imco. L'udienza si terrà alle 14.30. La
holding del finanziere siciliano sta letteralmente agonizzando sotto il peso di
368 milioni di euro di debiti e rischia seriamente il fallimento. Anche per
questo la procura sta indagando su eventuali danni finanziari. La
Procura di Milano ha chiesto il fallimento delle holding private della famiglia
Ligresti
Sinergia e Imco. La
richiesta di fallimento è stata inoltrata ieri mattina alla sezione
fallimentare dal pm milanese Luigi Orsi titolare dell’inchiesta
sul gruppo Ligresti. Sinergia, la cassaforte della famiglia dell’ingegnere di
Paternò, detiene il 20% di Premafin, oltre a una serie di terreni e proprietà
immobiliari, mentre Imco è la società di costruzioni del gruppo. Ora si tratta
di capire quali possano essere le conseguenze della richiesta di fallimento
sull’operazione di salvataggio di Premafin-Fonsai. Ammonterebbe a
oltre 100 milioni di euro il deficit patrimoniale di Sinergia-Imco le holding
della famiglia Ligresti per le quali la procura di Milano ha chiesto il
fallimento. Secondo le valutazioni della magistratura a fronte di attivi
derivati dagli immobili che si aggirano attorno ai 290 milioni, i debiti delle
società sono di circa 400 milioni. La richiesta di fallimento da parte della
Procura di Milano delle holding della famiglia Ligresti Sinergia-Imco spalanca
le porte anche alla possibilità dei magistrati di procedere, sotto il profilo
penale, con un’inchiesta per bancarotta fraudolenta. La decisione da parte
della Procura di presentare l’istanza di fallimento è arrivata dopo che è stata
verificata l’impossibilità, per la mancanza di un accordo tra i creditori, di
approvare un piano di risanamento (ai sensi dell’articolo 67 della legge
fallimentare). La situazione delle società è molto preoccupante e in assenza di
un concordato preventivo o un accordo ai sensi di un altro articolo della legge
fallimentare (il 182/bis), il fallimento delle società pare inevitabile. È presto per capire quali saranno gli impatti
della richiesta di fallimento di Sinergia-Imco su Premafin, la controllante del
gruppo Fonsai di cui il 20% del capitale è in mano a Sinergia. Certo, il
fallimento di una controllante è molto pericoloso per la società controllata.
Ai Ligresti resta comunque in mano un 30% di Premafin attraverso un sistema di
holding lussemburghesi, mentre un altro 20 della società è detenuto dai 2 trust
off share che la Consob ritiene riconducibili alla famiglia siciliana.
L’articolo 67 della legge fallimentare, sul quale le banche creditrici delle
holding non hanno trovato un accordo, prevede la predisposizione di un piano di
risanamento che non transita dal tribunale e non è sottoposto al controllo
giudiziario, ma si realizza attraverso provvedimenti interni all’impresa.
martedì 17 aprile 2012
A rischio libertà nel web
[La vita è troppo
seria per prenderla seriamente. Robert Redford in Come Eravamo] I principi di trasparenza e di accesso universale, che sono stati
alla base della creazione di Internet si trovano ad affrontare la loro più
grande minaccia di sempre: è questo l'allarme che Sergey Brin, 38 anni di
origini russe, co-fondatore di Google insieme a Larry Page, ha espresso in
un'intervista pubblicata dal quotidiano inglese Guardian. Per Brin, la minaccia
alla libertà della Rete arriva da una combinazione di fattori, inclusi gli
sforzi sempre maggiori da parte dei governi di controllare l'accesso e la
comunicazione dei loro cittadini. Ma il co-fondatore di Big G punta il dito
anche contro i tentativi dell'industria dell'audio video di reprimere la
pirateria e contro l'ascesa di giardini recintati “restrittivi” come Facebook e
Apple, che controllano tutto quello che può essere inserito sulle loro
piattaforme, rischiando di soffocare l'innovazione. “Ci sono forze molto
potenti che si sono schierate contro un Internet aperto, su tutti i fronti e in
tutto il mondo'”, spiega Brin nell'intervista al Guardian, ripresa dall'agenzia
di stampa Reuters. “Sono più preoccupato di quanto non lo sia stato nel passato.
Questa situazione fa paura!”, aggiunge Brin che si sofferma anche sugli sforzi
di paesi come la Cina, l'Arabia Saudita e l'Iran per censurare e limitare l'uso
di Internet. “Senso dell'umorismo, amore
per i fatti storici e capacità artistiche immaginative”: sono queste le doti
richieste da Google, in un annuncio pubblicato nella sezione “Jobs” di Big G,
per un disegnatore di doodle full-time. Il primo logo a tema di Mountain View
venne creato nel '98 per celebrare il festival americano Burning Man, che si
svolge nel deserto del Nevada. Al candidato è richiesta anche un'esperienza
professionale di almeno 4 anni, ma non ci sono informazioni sullo
stipendio. “Ogni giorno, centinaia di
milioni di utenti visitano l'homepage di Google. Certo per le loro ricerche. Ma
anche per essere rallegrati, informati e sorpresi e forse anche per ridere un
pò. Il doodle di Google lo rende possibile”, spiega il colosso del web. Uno dei
simboli più famosi al mondo, all'inizio è stato modificato in occasione di
particolari eventi come Natale e le Olimpiadi. Poi le mutazioni sono diventate
sempre più frequenti, sempre più sofisticate e sempre più multimediali
corredate di animazioni e video. Solo lo scorso anno Google ha prodotto 260
loghi. Da qui la necessità, evidentemente, di allargare il team di creativi.
Mullah Omar non più tra “most wanted”
[Qui è dove hanno girato Il
Gigante. James Dean è stato in questo
posto di merda?!? Da Fandango] Il Mullah Omar non è più nella lista dei
terroristi più ricercati dall'Fbi americano. Il nome della guida spirituale dei
talebani afghani non è più sulla lista dei “most wanted” pubblicata
dall'agenzia federale sul suo sito. L'iniziativa sembra confermare l'intensa
fase diplomatica di cui gli Stati Uniti sono stati protagonisti nelle ultime
settimane, con le notizie anche di contatti segreti per l'apertura di un
ufficio di rappresentanza dei talebani in Qatar. Le
forze armate dello Yemen hanno ucciso in nuovi raid, 62 sospetti affiliati di
al Qaida, vicino la città di Loder, nel sud del Paese. Militanti del gruppo
Ansar al-Sharia hanno fatto sapere che solo due persone della loro formazione
sono morte negli scontri. I combattimenti tra le forze armate e gli
integralisti proseguono dall'inizio della settimana. Secondo un ufficiale “la
battaglia di Loder è considerata decisiva” dal governo di Sanaa che vuole “ripulire
la provincia di Abyan. Il governo yemenita di unità nazionale, guidato
dal capo dell'opposizione Mohamed Basindawa, ha giurato a Sanaa per assicurare la transizione politica
nel Paese dopo 10 mesi di grave crisi.
lunedì 16 aprile 2012
Giustizia, in 6 mesi 80 mln risparmio con mediazione
[Nessuno di quelli che vengono qui è
del mondo. Si è dato il caso alcuni di loro avessero simpatia per le donne,
essi sono nel mondo, ma non del mondo. Il loro desiderio di godere la compagnia
delle donne è stato appagato ed ora possono dare tutta la mente a Dio. Maestro
Mahasay] Conciliare conviene e gli italiani, pian piano, sembra se ne stiano
accorgendo. Almeno questo è quanto emerge dalla lettura dei primi dati sulle procedure di mediazione
condotte a termine dalla rete dei servizi di conciliazione delle Camere di
commercio tra il 21 marzo - data in cui è entrata in vigore la mediazione
obbligatoria introdotta dal Decreto Legislativo n. 28 del 2010 di riforma della
materia - e il 30 settembre scorso. Nei 194 giorni presi in considerazione
dall'Osservatorio di Unioncamere sulla Conciliazione - in concomitanza con
l'VIII edizione della Settimana Nazionale della Conciliazione che si tiene dal
24 al 30 ottobre in tutte le Camere di commercio italiane - le richieste di
mediazione complessivamente depositate presso gli uffici camerali sono state
8.709, il 73% delle quali al 30 settembre risultava già definito. Di queste,
nel 44% dei casi la controparte ha accettato di presentarsi davanti al
mediatore e quattro volte su dieci la mediazione si è conclusa con un accordo
ritenuto soddisfacente da entrambe le parti, con una durata media di 43 giorni
lavorativi ed un costo pari - sempre in media - a circa il 3,5% del valore
della controversia.
domenica 15 aprile 2012
SFUMATO L'AFFARE BLUE PANORAMA
[Il
genio non è altro che una grande attitudine alla pazienza. George Buffon] Wind jet e Alitalia sono una sola cosa. Un
traguardo positivo dopo la fumata nera del 31 marzo quando non è stato trovato
l'accordo tra Alitalia con Blue Panorama. La compagnia privata, 12 Boeing e
circa 2 milioni di passeggeri nel 2011, opera per servizi di linea, charter
intercontinentali, di corto e medio raggio con il marchio low cost Blu-Express. Nel
gennaio 2012 Alitalia aveva firmato con entrambe le compagnie protocolli
d'intesa con l'obiettivo del consolidamento per affrontare il mercato del
trasporto aereo dove i matrimoni fra le compagnie sembrano essere l'unica
soluzione alternativa al fallimento. Franco Pecci si appresta a sbarcare da Blue Panorama, la
compagnia di voli charter e low cost che ha fondato 13 anni fa. Almeno se
andranno a buon fine i contatti avviati da Credit Agricole Cib, l'advisor che
il presidente del vettore aereo con base a Fiumicino ha incaricato. È l'ultimo
colpo di scena in un settore che sta vivendo una rivoluzione di attori,
alleanze e strategie. Air Italy si è sposata con Meridiana. Il charter Neos finirà
ai fondi Wise-Hirsch seguendo la strada della casa madre Alpitour. E Livingston
è stata comprata da Riccardo Toto. Adesso si mette in movimento anche la
compagine di Blue Panorama, il leader dei voli vacanze con 260 milioni di
ricavi, 500 addetti tra impiegati, piloti e hostess e una flotta di 12
aeromobili Boeing più due Piaggio per la divisione executive. Oltre agli ordini
per quattro Superjet 100 di Sukhoi-Alenia. L'advisor sta intessendo contatti
con Air Italy-Meridiana, Toto e Alpitour-Neos, anche se per
ragioni diverse si tratta di strade difficili da percorrere. Ma i nomi degli
interlocutori sono un indizio delle intenzioni di Pecci: cedere il controllo di
Blu Panorama se il mercato gli riconoscerà il prezzo atteso. Dopo le torri
gemelle nel 2000, Blu Panorama con tutto il settore aeronautico, Pecci si
invento il mercato libico e mando i propri velivoli in Cirenaica. L’intuito
salvò allora Blu Panorama. Il dossier finirà, in effetti, anche all'esame dei
fondi di private equity sempre con il vincolo di una valutazione piuttosto
impegnativa. Si dice, infatti, che il venditore pensi a multipli di dieci volte
l'ebitda atteso quest'anno: come dire 150 milioni circa. Già in passato Pecci
aveva esplorato l'apertura del capitale (ma solo per una quota di minoranza) a
fondi o altri alleati quando si era trattato di concorrere per progetti di più
vasto respiro.
Per esempio, facendosi promotore di una compagnia aerea del Nord attorno a
Malpensa dopo l'abbandono di Alitalia. O prima ancora, quando si era candidato
al salvataggio di Volare. Dall'esito dei sondaggi affidati a Credit Agricole
dipenderà la decisione finale di Pecci, che ha anche un'altra attività in capo
alla Distal & Itr group, operatore di call center, handling e brokeraggio
nel settore cargo per Air Gabon, Air Zimbabwe, Corsair e un'altra dozzina di
compagnie.
21,8% i disoccupati in Grecia
[Un uomo
libero è colui che sa rifiutare un invito a cena senza dover cercare una scusa.
Renard]
Il tasso di
disoccupazione in Grecia ha toccato un nuovo record, arrivando al 21,8% nel
mese di gennaio scorso dopo che nel dicembre precedente aveva segnato il 21,2%.
Lo riferisce il sito internet del quotidiano Kathimerini citando dati forniti
oggi dall'istituto ellenico di statistica Elstat. Questi sono purtroppo gli effetti della recessione. A
causa della crisi economica che ha colpito la Grecia, moltissimi bambini sono
malnutriti e vivono in condizioni malsane. È emerso da un rapporto redatto dal
Comitato greco dell'Unicef e dall'Università di Atene dal titolo «La condizione
dell'infanzia in Grecia, 2012», secondo cui 439 mila bambini vivono al di sotto
della soglia di povertà nel Paese, in famiglie che rappresentano il 20,1%,
ovvero un quinto, del totale dei nuclei familiari ellenici.
sabato 14 aprile 2012
Dopo la festa chi pagherà il conto?
[Iochici, iochici cà minchia do pupu! Gioca, gioca col pisello del pupo!
Non giocare con le cose che sembrano innocenti, potresti rimanere fregato.
Frase siciliana] Fatto l’accordo tra la Wind jet
e l’Alitalia bisognerà vedere che fine faranno i 14 tecnici della Wind jet
presenti a Palermo Punta Raisi e i circa 60 presenti a Catania Fontanarossa. Verranno
tutti assunti da Alitalia, si farà ricorso alla Cigs, oppure ci sarà lo spettro
della mobilità? Non sappiamo ancora nulla.
Soddisfatto Antonino Pulvirenti, presidente di Wind Jet,
per un accordo che “premia la qualità del lavoro svolto e riconosce le
competenze e i risultati raggiunti in questi anni nel costruire la prima
compagnia low cost italiana. Dalla Sicilia emerge ancora una volta un'azienda
di eccellenza che si proietta nel panorama nazionale e internazionale”. Nel frattempo la tredicesima non è
stata ancora accreditata ai dipendenti della Wind jet così come lo stipendio di
febbraio e marzo. Alla faccia dell’eccellenza! Martedì la Cgil dovrebbe
incontrare congiuntamente la Wj e l’Alitalia per capire meglio i termini
dell’accordo stipulato fra le due compagnie aeree. Nel frattempo, in tutti
questi mesi, i tecnici e gli equipaggi della Wj hanno sempre lavorato con
scrupolo e professionalità.
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