[NOI REDIVIVI, LORO REDIMORTI! da Ghostbusters]
L’Ast non rispetta i suoi utenti, non avvisa di eventuali, pur se naturali, imprevisti, non si cura di porre rimedio ai gravissimi episodi di ritardo che si registrano sempre con più frequenza creando enorme danno agli utenti tutti. Ancora una volta, ieri, si è verificato un gravissimo episodio che ha danneggiato gli utenti, ciascuno secondo una gravità personale (alcuni studenti avevano esami da effettuare, altri dovevano recarsi all’aeroporto per varie destinazioni). La corsa delle 9 non è stata effettuata e nessuno si è preoccupato, non solo di porvi rimedio, ma nemmeno di avvisare in tempo affinché l’utenza potesse provvedere con mezzi propri e in tempo utile. “Non so se scatteranno denunce per questo episodio – dice Ignazio Giunta, una delle persone “vittima” del disservizio – perché la gente ormai ha capito che non serve a nulla, tranne che a rodersi il fegato e a sprecare soldi inutilmente, ma sarebbe opportuno che chi di dovere intervenisse affinché queste cose, in una città civile qual è Modica, non abbiano più a ripetersi, e comunque sarebbe altrettanto opportuno l’istituzione di una penale in caso di disservizio affinché l’azienda Ast possa sentirsi in dovere di rispettare maggiormente i cittadini tutti”. Dalla sede di Modica dell’Azienda Siciliana Trasporti fanno sapere di essere a conoscenza dell’episodio poiché qualcuno ha telefonato lamentandosi, ma spiegano anche che il disservizio è stato determinato da un guasto del pullman in partenza da Rosolini e che la competenza di questa corsa è della sede di Siracusa. L’assessore regionale all’economia, Gaetano Armao, ha esaminato il dossier dell’Ast, dopo l’avviso inviato dall’azienda di interruzione del servizio di trasporto regionale extraurbano da novembre se la regione non le verserà le somme vantate da anni, circa 47 milioni di euro. Ma le notizie non sono confortanti. “Ho avviato una verifica sulla fondatezza dei crediti indicati dall’Ast – spiega Armao. Ma, se anche dovessero risultare crediti certi, non credo che sia il caso, nell’attuale carenza di risorse del bilancio regionale, di spendere così tanti soldi per un’azienda di cui si sa che va verso la privatizzazione”. In sostanza, l’assessore è orientato a “versare adesso all’Ast solo quelle cifre sufficienti a non arrecare disagi alla prosecuzione del servizio di trasporto extraurbano. Non ha senso ricapitalizzarla ora – aggiunge Armao – e fra poco vendere la partecipazione per riprendere i soldi indietro. Tanto vale immetterla sul mercato al suo valore attuale e utilizzare le risorse finanziarie per altre urgenze”.